Come raccontare la tua vita con la fotografia.
La Fotografia narra la tua vita.
Sono solito scrivere di fotografia di matrimonio, in quanto il fare il fotografo consiste per grande parte nel fotografare le persone nel loro “giorno più bello”. Oggi scrivo sul tema , come raccontare la tua vita con la fotografia, poichè desidero esprimere alcune mie considerazioni rispetto al ruolo dell’immagine nella vita quotidiana.
Nel 1981 ancora adolescente mi sono avvicinato alla fotografia, proprio perchè folgorato dalla voglia matta di fotografare le persone. Ancora oggi adoro fotografare le persone. Sento dentro di me una vibrazione interiore forte, che mi fa stare perfettamente allineato col mio modo di percepire l’altro.
Eccomi a 8 mesi
E’ importante comprendere che il ritratto è un rapporto intimo tra persone. Ora andiamo a vedere come racconta la fotografia molte cose che poi noi passiamo nel dimenticatoio. Ogni giorno siamo costantemente soggetti ad un ritmo frenetico degli eventi che scrivono la partitura della nostra giornata.
Bene, il fatto di scandire questi momenti con le immagini è divenuto prassi consolidata grazie ai nuovi media che si sono affermati negli ultimi anni. La tecnologia ci ha consentito di esplorare e conoscere tante strade. Ogni giorno scattiamo e condividiamo miliardi di immagini.
Mai come ora la fotografia ha assunto un ruolo da protagonista nel mettere in risalto i momenti salienti della nostra vita. Ora vediamo come è possibile dare un senso intelligente a tutto questo fare fotografia. Nei miei corsi di fotografia dico sempre agli allievi che oltre a conoscere la tecnica, è importante saper vedere oltre.
Andiamo all’asilo ( da notare la data che veniva impressa sul bordo della stampa fotografica).
Ecco il punto! Come dare un senso logico alle migliaia di immagini che noi scattiamo con telefoni e altri device? Cosa resta di tutto questo? Sono convinto che molte volte tantissime immagini vanno postate sui social e purtroppo col passare del tempo finiscono in un album virtuale di cui ci dimentichiamo molto spesso l’esistenza. Quanti di noi ricordano tutte le immagini che vengono postate quotidianamente? Benissimo postare le immagini sui social, ma poi a distanza di tempo come possiamo utilizzare il meglio di tutte queste immagini per costruire le fondamenta del racconto della nostra vita.
Eccomi all’età di tre anni che scatto la mia prima foto.
Io suggerisco sempre a tutti di avere accortezza di stampare una decina di immagini per tutte le situazioni che sentiamo essere per noi importanti. Questo modo di fare costruisce il nostro edificio fotografico. Oggi mentre viviamo l’evento e il momento, possiamo godere dell’istantaneità del vedere l’immagine.
Possiamo quindi condividere l’emozione immediatamente con noi stessi e con le persone che stanno attorno a noi e con i nostri follower. Ma domani quando il tempo passa e i ricordi si sbiadiscono inesorabilmente avremo necessita di rivedere le tappe della nostra vita. Questo a mio avviso per tanti motivi. Ecco che chi sarà stato previdente e avrà fatto il suo lavoro di catalogatore ritroverà le sue emozioni e potrà apprezzarne il sapore unico.
A passeggio con mamma.
A me capita oggi così con le immagini del mio passato e con le immagini che fino a ieri ritenevo “normali”. Il tempo infatti ci fornisce una nuova dimensione nella lettura dell’immagine fotografica. Ad esempio ogni qualvolta io mi relaziono con immagini del passato esploro un mondo che non c’è più. Rivedo cose che non ricordavo, ma sopratutto “vedo oltre” a quello che avevo visto nel momento in cui ho vissuto lo scatto dell’immagine.
Vedo oltre poichè la mia esperienza di vita mi fa vedere altre cose, mi fa considerare altri dettagli e aspetti curiosi. Tutto questo aggiunge valore al mio racconto e alla mia capacità di vedere la mia vita. Vedere l’immagine dopo dieci o vent’anni dopo , vuol dire comprendere le cose con la testa di una persona che ha accumulato altre esperienze e letture della vita. Quando io ho vissuto e visto subito dopo lo scatto alcune fasi della mia vita, ho dato un’interpretazione al fatto con un certo metodo di valutazione.
Con mamma a tre mesi.
Dopo aver rivisto la stessa immagini molti anni dopo, ho rivisto tutto questo in modo diverso. Ad esempio: io ho avuto la fortuna di avere una padre fotografo. Oggi che raccolgo la sua eredità fotografica e vado rileggere molte immagini, rivedo la figura dei miei genitori con occhi nettamente diversi. Quando da bimbo e ho visto quelle stesse immagini ho avuto una visione in cui vedevo mia madre e mio padre con gli occhi di un bambino.
Ora che io ho superato i cinquant’anni e ho oggi più anni dei mei genitori in quella foto che parla di me con loro bambino, li rivedo da un altro punto di vista, poichè io adulto, rivedo i miei genitori come due giovani ragazzi giovani coloro figlio in braccio. Li vedo “GIOVANI” come la mia memoria non ricordava più. Il ricordo dei miei genitori e per forza legato alle ultime fasi della loro vita e all’immagine e di loro vecchi e anziani.
A 4 anni in Piazza a Roncade.
Ecco la grande forza della Fotografia! La fotografia è un materiale vivo e ti offre la possibilità di trasformare il tuo punto di vista in base al momento storico in cui leggi l’immagine. Pertanto io che faccio il fotografo di matrimonio suggerisco sempre alle coppie di futuri sposi di investire bene nella fotografia, poichè non vi è solo l’emozione del momento , ma il bello verrà più avanti col passare del tempo.
Il rivedere le fotografie del tuo matrimonio porterà costruzione storica ai tuoi figli perchè loro semplicemente non hanno vissuto quel momento e gli manca la possibilità di comprendere molte cose del vissuto dei loro genitori. Ecco e tu che ne pensi?
la mia famiglia.
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